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sabato 18 marzo 2023

Riflessioni intorno a Pippi Fasano in occasione del suo 86° compleanno – di Mauro Ragosta

 

      Oggi, 18 marzo 2023, Pippi Fasano, noto commerciante di Surbo è giunto a compiere il suo ottantaseiesimo compleanno. Un’occasione importante che Maison Ragosta coglie come pretesto non solo per porgergli gli auguri per il traguardo raggiunto e auspicargli lunga vita, ma anche per dedicargli una riflessione, come persona e come attore sociale che ha dato -e noi siamo sicuri che darà ancora per molto tempo- un contributo di sicuro significato e di rilievo sia per chi gli è stato a fianco, ma anche per tutti coloro che con lui hanno interagito.

      E tutto questo perché Pippi Fasano è stato, e lo è ancora, oggetto d’attenzione dello scrivente per un grappolo di motivi sia personali sia legati alle sue attività di studioso e scrittore. In effetti, la vita di Pippi Fasano non può non essere motivo di riflessione su più piani e a più livelli, perché in lui si sintetizzano bene molti degli ingredienti dell’Arte della Vita, ma anche non pochi elementi della nostra Cultura. Di fatto, non è un caso se Pippi Fasano, negli ultimi cinquant’anni è stato uno dei protagonisti di spicco della comunità di Surbo, la cui esistenza tuttavia ha avuto ed ha ancora una eco forte che supera abbondantemente anche i confini provinciali.

        Chi tra i lettori di Maison Ragosta non conosce Pippi Fasano, al proposito deve sapere che stiamo trattando di un commerciante, che per vocazione, per scelta e per passione, da sempre svolge tale attività in forma ambulante. Assieme alla moglie, è sì titolari di un negozio di abbigliamento nella sua Surbo, ma Pippi Fasano, essendo un “giocatore importante”, ha bisogno di larghi spazi: non può, infatti, giocare nei campi di periferia e neanche nei campi di calcetto; ha bisogno di un campo vero. E così, ha trovato congeniale per la sua attività commerciale la formula dell’ambulante e, io aggiungerei anche, di affarista, che gli consente di avere un respiro operativo ampio e diversificato. Un’attività, sempre nel settore dell’abbigliamento, nella quale Pippi insiste da più sessant’anni e che sino a qualche anno fa si è proiettata in molte delle aree commerciali del Meridione. Certamente, con l’avanzare dell’età, Pippi ha dovuto ridimensionare il raggio d’azione sul piano territoriale, intrattenendosi oggi sulle piazze di Frigole, Surbo, Lecce, Gallipoli e Trepuzzi, ma questo non ha intaccato il suo entusiasmo, la sua grinta. Tant’è che, tra le sue tante caratteristiche, ancora oggi per Pippi le condizioni atmosferiche sono variabili irrilevanti per lo svolgimento della sua attività.

            Ora, proprio questo dato, ovvero “il più di sessant’anni”, deve far riflettere, credo tutti, non solo perché per svolgere un’attività per più di mezzo secolo ci vogliono particolari abilità, ma soprattutto perché essa è stata ed è ancora svolta in ambito commerciale, questione ovvero ancora più complessa e difficile. In effetti, all’attento osservatore, Pippi Fasano più che un commerciante d’abbigliamento è un alchimista del commercio, capace di soluzioni inedite, spesso non contemplate in nessun manuale di tecniche di vendita e di marketing. E sottolineo alchimista e non artista del commercio, perché l’artista si avvale sempre di una tecnica, che puntualmente supera, ma Pippi Fasano, attraverso varie e spesso sconosciute combinazioni di elementi, fatti e cose, riesce a trovare soluzioni uniche e irripetibili: alchimia insomma….

            E non si sta sul mercato per così tanto tempo solo perché si è equilibrati e calcolatori. Per un uomo il mercato è come una donna, sicché spesso per mantenere il legame, si deve essere capaci di giocarsi tutto in un solo tiro di dadi, ma anche trovare le giuste soluzioni per rimettersi in gioco, quando si viene atterrati. E il mercato ti atterra ciclicamente… Non solo! C’è bisogno soprattutto essere capaci di trasformare l’entusiasmo giovanile in amore, dedizione, costanza, fedeltà………..che tanto spesso vengono messe a dura, a durissima prova.

            E nelle belle alchimie commerciali di Pippi Fasano, si trova poi tanta cultura contadina, spesso così snobbata, soprattutto dai cittadini, inconsapevoli e impossibilitati a connettersi e riconnettersi ad una cultura che rimanda alla terra. Se infatti, il cittadino vive di profitto e di cessione della forza lavoro, il contadino no, sostanzialmente no, perché è Madre Natura che compie quasi tutto il lavoro produttivo e cede a prezzi bassissimi il frutto della sua opera. In buona sostanza il contadino vive di Grazia, della Grazia di Madre Natura, che si riverbera nella sua vita sociale. Per i contadini il donare non solo è processo imitativo e di unione e ricongiungimento con la Natura, ma è anche un atto sacro e di ringraziamento, un atto necessario. Cosa questa che non accade nella città dove tutto è solo scambio, dove ognuno cerca di migliorarne le ragioni, ovvero pagare il meno possibile, il prezzo più basso e ottenere, al contempo, il massimo risultato, beneficio, la migliore contropartita a discapito degli altri.

            Ecco, in Pippi Fasano vive questa cultura contadina che si amalgama con la cultura commerciale riuscendo così a trovare delle soluzioni spesso sconosciute, che il più delle volte hanno in sé radici antiche, dimenticate, completamente ignorate dall’uomo d’oggi ….dai giovani….

            Ma Pippi Fasano non è solo questo!!! È anche attore primario nella storia calcistica di Surbo, uomo che ha lasciato una forte impronta riconosciuta da tutto il mondo calcistico salentino. Con i suoi quarant’anni di attività di presidenza del gruppo calcistico di Surbo, dal 1972 sino al 2007 circa è riuscito, infatti, a regalare ai tifosi e agli appassionati di calcio momenti spesso carichi di emozione, gioia, pathos, con grandi ricadute sulla vita sociale del piccolo centro salentino del circondario di Lecce. Una squadra, quella del Surbo che la presidenza di Pippi Fasano è riuscita anche a far giocare nel campionato dell’Eccellenza.            E per chiudere questo piccolo quadretto, che Maison Ragosta ha voluto offrire a Pippi Fasano stesso e ai propri lettori, va marcato con forza che egli, assieme a sua moglie, ha donato alla comunità di Surbo tre figli e sei nipoti, e soprattutto per questi ultimi, del nonno, con lo scorrere del tempo e quando la vita di volta in volta glielo consentirà, ne scopriranno sempre di più il valore e la ricchezza, che in loro stessi ritroveranno infusa, permettendogli quindi di apprezzarne in maniera vieppiù chiara, l’esempio e la forza, in tutti gli ambiti dell’esistenza….

         Per tutto questo, oggi, 18 marzo, più che la festa di Pippi Fasano, è la nostra festa perché lui è tra noi…. non credo infatti che sia azzardato affermare che egli sia un luminoso punto di riferimento. Questo non significa che il Nostro non abbia una certa difettistica, ma di sicuro è persona a cui rivolgere lo sguardo, ispirarsi, rapportarsi e …parametrarsi, anche. Auguri, caro Pippi……..

 

Mauro Ragosta