HOME PAGE

venerdì 22 marzo 2019

Avvio all'esoterismo -parte seconda: che cosa è un simbolo? di Andrea Antonello Nacci





“La verità non è venuta nel mondo nuda, ma è venuta in simboli ed immagini. Esso non la riceverà in altra maniera” [Vangelo di Filippo - 67]


Dopo l’introduzione all’esoterismo pubblicata ultimamente, e prima di iniziare un percorso di approfondimento su questi temi in modo analitico e specifico, oggi iniziamo ad introdurre il concetto di Simbolismo.

Se volessimo quindi dare una risposta alla domanda: “Che cos’è il simbolismo?”, probabilmente inizieremmo col dire che il simbolismo è la rappresentazione di una cosa al posto di un'altra,  ottenuta utilizzando una persona, un oggetto o un'idea. Un simbolo è, quindi, qualcosa che è stato scelto di far rappresentare da qualcos'altro. E spesso si tratta dell’iimagine di un oggetto fisico che ne rappresenta un altro, di carattere esoterico o spirituale.

Quasi tutto può essere o diventare un simbolo. Iniziamo col dire però che tuttavia alcuni di essi, per le più varie ragioni,  sembrano essere o essere stati maggiormente utilizzati (anche talvolta in ambiti esoterici molto differenti tre loro e con significati diametralmente opposti) nelle differenti epoche storiche e che pertanto, vengono più facilmente riconosciuti come tali da una platea molto più vasta.

Il simbolismo esoterico può essere trovato nell’ambito della Magia, nell'Alchimia soprattutto spirituale, così come nei misteri di tutte le religioni del mondo. Tecnicamente il Simbolo corrisponde da un lato alla verità rappresentata, che nelle forme dei mondi superiori corrisponde alle diverse forze in azione mentre, dall’altro, assolve il compito sigillare i Misteri attraverso un linguaggio segreto, conosciuto solo dagli Iniziati.

Dal punto di vista Esoterico prettamente immaginifico/rappresentativo, il simbolismo e l'iconografia tradizionali, presentano una certa ricorrenza di temi “allegorici” che potrebbero tranquillamente essere definiti universali. Tra questi ricordiamo, ad esempio:

    • Forme geometriche come triangoli e stelle a cinque punte
    • Forme multidimensionali come montagne e città
    • Persone, con il significato segreto di forze superiori o aspetti di corpi superiori o di armi
    • Immagini e dipinti allegorici
    • Animali considerati “mistici”
    • Numeri “particolari”

Il nostro percorso si dipanerà quindi attraverso l’analisi dei Simboli maggiormente conosciuti (e riconosciuti) in una carrellata di immagini che saranno analizzate singolarmente sotto il profilo Storico, sotto quello delle varie Tradizioni locali (scuole Iniziatiche) e, soprattutto, sotto quello Occulto. Inoltre esamineremo anche l’uso dei Simboli in Araldica e proveremo a spiegare come si possa risalire a precise nozioni soprattutto storiche, partendo dall’Arma (= stemma) di un casato.

Non si creda tuttavia che i Simboli appartengano solo al mondo dell’Occulto o a quello Esoterico. Troviamo frequenti esempi in proposito anche nella vita di tutti i giorni come nella letteratura, nell’arte in genere. Volete un esempio?

    • Il cuore è il simbolo dell'amore
    • La colomba bianca è ovunque considerata il simbolo della pace
    • una croce bianca all'interno di un quadrato rosso è il simbolo del il pronto soccorso…

In questi ultimi casi però, la genesi del Simbolo è molto meno complessa e rimane legata unicamente all’idea che le persone hanno associato sin dall’inizio a quelle determinate immagini e, quindi, alla consuetudine pura e semplice. Giusto per citare un altro esempio sotto gli occhi di tutti, nella vita di tutti i giorni la Statua della Libertà è considerata appounto il simbolo della libertà per eccellenza. Ovviamente, l'oggetto preso in sé stesso non significa “libertà”. Tuttavia, nel tempo, le persone sono cresciute associando questa figura alla libertà quindi la sua immagine non potrà non evocare idee di libertà in praticamente chiunque la osservi.

I simboli aiutano quindi ad associare e connettere le cose con idee o concetti? Ed è sempre assolutamente vero che in realtà, a volte rappresentare un'idea avvalendosi dell’immagine di un oggetto fisico comunichi più significato che spiegare – o tentare di spiegare - l'idea stessa a parole?
Certamente. La mente fisica dell’Uomo proprio a causa della sua struttura funzionale caratteristica, non può né comprendere né conoscere - a causa delle proprie limitazioni - se non attraverso un processo fatto di similitudini ed accostamenti soprattutto di immagini. Normalmente essa procede per analisi successive e nella sua visione interiore è il soggetto cosciente che in vari modi associa l’oggetto di conoscenza ad un’immagine esteriore che non può essere che lo rappresenti. Ed ecco perchè, in questo modo e soprattutto in campo Esoterico, le immagini smettono di essere semplici “cose” e diventano rappresentazioni dell’Idea a cui associare un concetto che, altrimenti, resterebbe allo stato di percezione pura e non sarebbe comunicabile. I simboli sono quindi proprio questo: uno strumento per giungere a dare Vita alla Percezione, superando le limitazioni fisiche proprie della  mente stessa.

Andrea Antonello Nacci

Nessun commento:

Posta un commento