La vita repubblicana
dell’Italia quest’anno ha raggiunto la veneranda età di settantuno anni ed è
opinione diffusa che essa sia nella sua terza fase. Dopo quella trascorsa dalla
sua fondazione sino ai primi anni ’90 e quella che possiamo dire conclusa, dopo
un lungo periodo di travaglio a partire dal 2008, con le ultime elezioni
politiche del 2018, oggi ci troviamo in piena Terza Repubblica, di cui viviamo
i primi scorci e rispetto alla quale non è sempre facile intercettarne le
determinanti, le peculiarità, le sintesi.
Qui, su Maison Ragosta,
sarà invece curata la rubrica “Dalla Seconda alla Terza Repubblica” di cui
queste sono le premesse, e che si snoderà in un percorso, in un viaggio storico
e del ricordo al fine di offrire al lettore una serie di spunti di riflessione,
che portino ad una maggiore consapevolezza del presente e della società in cui
viviamo. E ciò in una prospettiva non solo politica, ma anche economica,
sociologica, giuridica e filosofica, non mancando di corredare le notazioni
anche con appunti di costume. Dove, dunque, vi porterà questo viaggio storico?
Cosa cercherà di mostrarvi e chiarirvi?
L’intento, ovviamente, è
quello di fare luce su cosa e chi ha condotto la politica, l’economia e le
istituzioni italiane al governo giallo-verde, allo sgretolamento della
partitocrazia, all’affermazione del populismo di destra e di sinistra, tentando
anche delle proiezioni per il futuro e la ricerca delle nuove determinanti che
distinguono la nuova destra e la nuova sinistra ed in definitiva le nuove
sensibilità politiche.
Leggerete, dunque, come,
partendo dalla fine dei partiti novecenteschi, si sia giunti alla
personalizzazione della politica e del consenso. Un percorso che vedrà figure
cardine del centro-destra e centro-sinistra essere sì competitive, ma sempre
più simili. Ma si parlerà anche della crisi della politica, che non riesce più
a trovare percorsi innovativi in presenza di una società molto evoluta,
rimanendo sostanzialmente agganciata a percorsi tradizionali, a strade già
battute, incapace dunque di trovare nuovi schemi interpretativi della nostra
società.
Nei vari passi, però, non
mancheranno spazio e riflessioni sull’Unione europea e l’Europa, come hanno inciso
e dove hanno condotto. Si potranno capire i perché della disgregazione sociale
e dei valori, l’odierno tentativo di un ritorno allo Stato-nazione, dove il
governo Movimento 5 Stelle – Lega è solo il risultato, il prodotto di tutto un
lungo percorso, sul quale hanno inciso non poche variabili sia di sistema sia
incidentali.
Massimiliano Lorenzo
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