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domenica 17 settembre 2023

Post Evento n°20 – Diletti, cultura e intrattenimento per "l’ottantesimo" di Anna Misurale – di Mauro Ragosta

 

            Non molte sono le funzioni della nostra rivista, Maison Ragosta. Tra queste, di sicuro, una di quelle centrali e fondanti è quella di osservare e prendere appunti sulle dinamiche e sui fatti che caratterizzano fortemente il mondo della cultura, dello spettacolo e dell’arte dell’area salentina. All’interno di questo perimetro non poteva mancare la Grande Festa presso La Serrezzula in occasione dell’Ottantesimo di Anna Misurale. A tal proposito, noto è il contributo di Anna allo sviluppo a cui stiamo assistendo negli ultimi due, tre anni del Sistema Cultura della nostra Terra.

            Villa Misurale, nei pressi di Magliano, deve considerarsi, infatti, uno dei contenitori storici, che ha accolto e promosso centinaia di operatori culturali, tra poeti, scrittori, artisti, giornalisti, attori, registi del nostro territorio, pur non mancando una componente di carattere nazionale ed internazionale. Un contenitore fortemente voluto da Anna Misurale, nei primissimi anni del 2000, e al quale è stato dato vita, dal 2008 sino ad oggi, anche con i contributi di Salvatore Luperto e di Anna Panareo, noti critici d’arte e significativi operatori culturali salentini.

            Un Festa che, dunque, non poteva che essere anche all’insegna della cultura, essendo questa, peraltro e in molte delle sue partizioni, come è noto, motivo di vita e file rouge dell’intera esistenza di Anna Misurale. E ciò a tal punto che Anna, docente di lettere e accanita lettrice, ha studiato in maniera approfondita, la lingua inglese, quella francese e lo spagnolo per poter leggere alcune opere nella loro formulazione originaria, ovvero in lingua madre.

E non è un caso che l’intera organizzazione dell’evento-avvenimento sia stata affidata a Salento d’Esportazione, di cui Maison Ragosta ne è uno dei marchi e area operativa, perché Anna ha voluto dare ai festeggiamenti per il suo Ottantesimo compleanno un taglio ovviamente culturale, ma che allo stesso tempo fosse fortemente innovativo. Salento d‘Esportazione, in effetti, nella sua mission ha come motivo principale quello di introdurre nel Sistema dell’Arte, dello Spettacolo e della Cultura leccese elementi di rottura capaci di generare un incedere nuovo o rinnovato e da qui favorirne lo sviluppo.

            In tale cornice, tra gli oltre 140 invitati, forti erano le componenti non solo della borghesia leccese, ma anche e soprattutto degli attori culturali salentini, non mancando una significativa presenza di accademici. Una Festa, insomma, che ha avuto un’ampia risonanza non solo a Lecce e dintorni.

            Per quest’occasione, Villa Misurale è stata utilizzata in molti suoi spazi, che hanno accolto i quattro momenti in cui era ripartita la Grande Festa. Sicché dopo i convenevoli di benvenuto con gli invitati, accompagnati anche dalla degustazione di un pregiato prosecco, il primo momento del festeggiamento si è svolto nel grande viale delle rose di Villa Misurale ed è stato dedicato alla cultura stricto sensu. In questo frangente, preziosi sono stati i contributi di Giuseppe Greco, Salvatore Luperto e Salvatore Cosentino, preceduti da un breve e simpatico omaggio poetico di Rossella Maggio. Poesia, arte e teatro hanno caratterizzato, dunque, l’abbrivo di questa Grande Festa.

            Il secondo momento si è svolto a bordo piscina, organizzato in maniera tale da calibrare non solo la possibilità di degustare non poche prelibatezze salentine, ma anche di dare l’occasione di favorire la componente relazionale e sociale. In sintesi, si è organizzato questo spazio per una “apericena sociabile…” Un momento, questo che è stato fatto sfumare nella terza e quarta parte, dove, sull’aia arredata di alcuni quadri di Arnaldo Miccoli, si è esibita la bravissima Ivana Coluccia, cantante di provata esperienza, mentre nel boschetto adiacente, si è creato un angolo per la degustazione dei cocktail. 

            La serata si è conclusa con il taglio torta, che è stato solo simbolico. Per l’occasione è stata prodotta, infatti, una piccola torta. Un momento preceduto dalla lettura di una poesia specificatamente composta per quest’occasione da Giancarlo Serafino.

            Un festeggiamento per molti aspetti volutamente insolito, sia nel ritmo, sia nella partizione delle varie componenti, ma anche in molti elementi strutturali, e che per tutto questo ha mantenuto alta la partecipazione degli invitati, consentendo ad Anna non solo di onorare i suoi invitati, ma anche di godere di una festa briosa, consolidando così, anche in quest’occasione, la sua posizione e il suo contributo alla cultura della sua Terra.

 

Mauro Ragosta

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