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lunedì 25 settembre 2023

Post Evento n°21 – Casarano: De Rocco-Dalla Valle, una coppia vincente…- di Mauro Ragosta

 

        Ieri sera, ha preso il via, presso il Palazzo d’Aquino di Casarano, la mostra all’insegna dell’arte musiva di Patrizia Dalla Valle, curata da Cinzia De Rocco, titolare della galleria Percorsi d’Arte, all’interno della manifestazione “Le Parole sono Pietre”, giunta quest’anno all’VIII edizione.

            Un vernissage ragguardevole, che ha visto una partecipazione di pubblico di tutto significato, non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo. Un parterre, infatti, ricco di noti artisti e scrittori salentini, cui si è sovrapposta una componente significativa, con riferimento agli amministratori e ai politici, tra i quali va citato l’Assessore alla Cultura di Casarano, che ha mostrato una particolare attenzione, in più direzioni, rispetto a quest’evento. 

            Va subito marcato con una certa forza, che il binomio De Rocco-Dalla Valle si è presentato sulla piazza culturale e artistica casaranese come una combinazione, un’alchimia vincente, che deve far riflettere con più vigore gli attori che incidono sullo scenario locale e non solo, con riferimento alle dinamiche e alle dimensioni della crescita socio-culturale del nostro territorio.

            Nello specifico, Cinzia de Rocco, a tutti gli effetti può oramai essere considerata uno dei motori strutturali di cui dispone Casarano, per promuovere cultura, nella soluzione moderna fatta anche di mondanità e intrattenimento. All’osservatore esterno, appare chiaro che Casarano, negli ultimi due, tre anni, tramite l’azione di Cinzia De Rocco, il suo entusiasmo, la sua passione, il suo vigore e soprattutto la sua resistenza, comincia a far sentire chiara “la sua voce” sul piano culturale e artistico stricto sensu nel più ampio contesto salentino e non solo, ché, invece, nei due decenni precedenti è apparsa incerta e che non riusciva ad emergere dal complesso fermento, che caratterizzava molti centri dell’arco ionico della provincia di Lecce, in relazione al sistema dell’arte, dello spettacolo e della cultura; e più in generale da quello globale salentino, che da diversi lustri si mostra centrale per l’intera società del leccese.

            Dall’altra, troviamo la Dalla Valle, donna e artista, che ancor prima di essere personaggio di calibro nazione nel mondo dell’arte musiva soprattutto, è donna di cultura, la cui sintesi può intravedersi nella sua apertura al dialogo. In tale direzione, la dice lunga l’allestimento della sua personale avviatasi ieri sera. Al di là di due opere di medio formato, il complesso musivo proposto dalla Dalla Valle era composto da piccole opere, forse 25x25 cm. Miniature che se sulle prime hanno spiazzato l’osservatore, in un secondo momento, magicamente lo hanno condotto a soffermarsi con grande attenzione, avviandolo così alla scoperta, alla ricerca, all’avventura nel Mondo e nella Arte della Dalla Valle.

            Un allestimento e una scelta delle opere che rappresentano perfettamente le peculiarità della nostra artista, che tramite l’arte musiva, questa volta, rimane in ogni caso Maestra di dialogo e nel dialogo. E proprio per tutto questo, è donna che non impone e non propone, ma invita con garbo e raffinatezza, in maniera accomodante e serena, alla conoscenza dell’arte musiva, e dell’arte in genere, ma anche delle sue prospettive esistenziali, che insufflano tutta la sua opera.

            Ecco, se gli scozzesi usano parlare di “colpi di cannone”, le piccole opere della nostra Patrizia possono tranquillamente essere definite “colpi d’Arte” che contundenti, incidono a più livelli, sull’osservatore. In altra prospettiva, le miniature di Patrizia sono delle porte, che senza intimorire “il viandante dell’Arte”, invitano all'accesso in un Mondo complesso, ricco, spesso esclusivo e d’élite, dove la Dalla Valle ne è sicuramente una sapiente guida e accompagnatrice, capace di illustrarne gli addendi, ma soprattutto stimolare la curiosità del suo interlocutore, col quale quasi sempre intraprende un viaggio dialogico.

            All’interno di questo quadro, di grande efficacia si è posta la presentazione delle opere della nostra artista, da parte dell’archeologo Basel Sai, che più che porsi sul piano critico, ha offerto agli astanti una serie di elementi storico-descrittivi, che hanno dato una tavolozza di elementi per avviarsi nel Mondo dell’Arte Musiva e nella dimensione di Patrizia, che ravennate, trova le sue origini in un luogo di primo piano, a livello nazionale ed internazionale, per le produzioni di mosaici, ieri come oggi.

            Uno mostra importante e forse insolita per il nostro territorio, quella proposta dalla nostra Cinzia De Rocco, che in qualche modo ha voluto porre l’accento su una delle produzioni artistiche più complesse. La provincia di Lecce in tale direzione, ha una ricca storia, di cui il mosaico di Pantaleone nella cattedrale di Otranto ne è l’emblema e l’orgoglio, essendo opera conosciuta in tutta Europa dal ‘400 in poi e meta “obbligatoria” in Italia per i grandtouristi che, nei secoli scorsi, venivano dall’Inghilterra, dalla Germania e dalla Francia, dalla Russia…

         Un’arte, quella musiva, che tuttavia oggi nel Salento trova poca applicazione, sebbene questa Terra abbia alcuni esponenti di primo piano come il M° Salvatore Torretti di Melpignano.

            Nel complesso, tuttavia, quella musiva qui da Noi, è arte poco conosciuta e praticata, dove di certo Cinzia De Rocco, affiancandosi e, allo stesso tempo, appoggiandosi a Patrizia Dalla Valle e alla sua lunga esperienza in tale ambito, ieri sera ha dato un colpo robusto al Sistema locale dell’Arte, sperando che ciò non rimanga fatto isolato ed episodico.

            Per concludere, le immagini qui proposte dell’evento, sono state realizzate più che nella prospettiva descrittiva, in quella evocativa, che forse meglio restituiscono le atmosfere e i respiri di quei frangenti che hanno caratterizzato Palazzo d’Aquino.

 

Mauro Ragosta

 

 

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