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martedì 13 aprile 2021

Recensione n°19: …e continua lo slalom di Anna Troso – di Mauro Ragosta


         Da venerdì prossimo, 16 aprile, sarà in libreria l’ultimo lavoro di Anna Troso: Incontro Con Alcuni Autori del ‘900 – citazioni, epistolari, racconti edito in circa 120 pagine da Salento d’Esportazione, un’associazione sorta nel 2013 e nota, tra le altre, per la sua missione di avviare nel mondo dell’Arte, lo Spettacolo e la Cultura coloro che in qualche modo sono alle prime battute della propria attività di letterati, saggisti, pittori, musicisti.

            In effetti, la “Nostra” Troso dopo aver pubblicato nel 2020 quattro libri per una ristretta cerchia di lettori, non solo amici e conoscenti, ma anche appassionati della lettura in genere, nel 2021 esce con questo nuovo testo, Incontro Con Alcuni Autori Del ‘900 appunto, in una prospettiva di più ampio respiro e in soluzioni più ricercate, non solo sotto il profilo grafico, ma anche sul piano contenutistico della sua proposta.

            Non è fuor di proposito qui citare i suoi precedenti lavori, al fine di inquadrare meglio il progetto complessivo di Anna, che ha avviato questa serie di pubblicazioni con la “scusa” del lockdown, il quale, se ufficialmente le avrebbe consentito di dedicarsi nel metter ordine alle sue riflessioni e alla sua attività di lettrice accanita, attraverso infatti una serie organica di appunti ed elaborazioni fissate su carta, in sostanza le ha permesso invece di approdare ad una vera e propria nonché compiuta proposta culturale e di lettura di sicuro rilievo, almeno con riferimento al panorama salentino.

            Ed ecco che i soli titoli della precedente produzione offrono d’emblée una visione chiara di come s’è posta la “nostra” Troso nei confronti del suo pubblico:

-       Frammenti e suggestioni d’arte (giugno 2020);

-       Quando l’arte è donna (agosto 2020);

-       Amori e passioni nella Parigi del Novecento (settembre 2020);

-       Dialogo con me stessa: ricordi, pensieri, osservazioni, riflessioni (dicembre 2020)

            In effetti, tutta la sua produzione verte su un complesso di mozioni, idee, istanze e proiezioni, che mettono al centro dell’attenzione del lettore il mondo culturale in ambito nazionale ed internazionale di metà Novecento, proprio quando si registra il massimo splendore della cultura d’élite, quando i personaggi che la costellarono furono tali da instillare negli italiani il “sogno” di essere un intellettuale o un letterato. Sogno oggi realizzato essendo il mondo della letteratura e dell’arte prerogativa di una parte importante della nostra società. E in tale operazione, la “Nostra” Troso non si pone in chiave nostalgica, ma ne dettaglia meglio i contorni e le sfumature della vita di coloro che segnarono la storia di quegli anni, e che per molti ancora non hanno contorni definiti, nitidi e chiari, da una parte, e dall’altra hanno poca contezza del vero spessore di quelle vite.

            E se quindi nei suoi primi quattro libri, Anna Troso appare incerta in questo progetto complessivo, con quest’ultimo procede alla quadratura del cerchio. Appare chiarissimo che dal titolo scelto dalla nostra autrice, ovvero Incontro Con Alcuni Autori del ‘900 – citazioni, epistolari, racconti, ella definisce con esattezza il suo campo d’interesse, la sua proposta di lettura, e nello specifico, il suo contributo al mondo letterario salentino.

            E proprio in riferimento a quest’ultimo punto, va marcato con forza che la “nostra” Troso si pone come una vera novità della letteratura locale, che sul piano saggistico poca considerazione ha avuto nei confronti del contesto letterario nazionale ed internazionale, ovviamente escludendosi l’ambito degli accademici.

            E così Anna in quest’ultimo lavoro, con stile letterario sobrio, non banale ed escludendo i superflui virtuosismi, ci narra, tra gli altri, degli amori tra Italo Calvino ed Elsa De Giorgi, tra Giorgio Manganelli e Viola Papetti, tra Oscar Wilde e Alfred Douglas. E tutto ciò attraverso i loro epistolari, quelle tracce intime, personalissime, che questi e molti altri personaggi di quel tempo hanno lascato di sé.

           Molto interessanti poi sono gli Omaggi che nel bel volumetto rosso vermiglio la nostra autrice dedica ad Ennio Flaiano, Albert Camus, Natalia Ginsburg, non mancando nella descrizione della vita di questi colossi della cultura internazionale, di citare molti dei loro preziosi aforismi.

            Ecco, insomma, il bel volume della Troso ci fa immergere nelle atmosfere dei letterati di metà Novecento, tra lusso, gran gusto estetico per la parola, ricercatezza per la scrittura, storie d’amore travolgenti e travolte dalla passione, ma anche impegno politico e sociale. Si potrebbe definire un volume d’evasione, dati questi nostri tempi oscuri, ed invece è una proposta quella della “Nostra” Troso che porta a riflessioni importanti proprio per il superamento di questa congiuntura socio-sanitaria, ma anche economico-politica, che pare non avere attualmente via di sbocco.

 

Mauro Ragosta


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