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giovedì 16 dicembre 2021

Stile & Buongusto (parte dodicesima): …col partner – di Mauro Ragosta


            Avere uno stile sobrio, elegante, raffinato nella relazione col proprio partner è questione eminentemente legata alla propria cultura, intesa non di certo come somma delle nozioni ed informazioni che si posseggono, ma di quel complesso di conoscenze ed esperienze che si traducono nel proprio modo di pensare e agire. Si può essere, ad esempio un professore, ma non per questo essere un uomo o donna di cultura, al contrario si potrebbe avere come lavoro il mettere in sesto i giardini e contrariamente ai luoghi comuni più diffusi, essere un uomo di grande cultura.

            Spesso si confondono, infatti, l’erudizione, e tante volte per i più ingenui, anche la ricchezza, quali componenti distintivi dell’essere di una persona di buona cultura. Questa si intravede e si vede dalle soluzioni che si danno alla propria esistenza, al proprio agire e al proprio pensare, dove alcune caratteristiche sembrano il minimo comune denominatore. E così in prima battuta un uomo o una donna, di cultura hanno una vita e un pensiero articolati, non complicati, ma complessi; in genere, sono centrati su sé stessi in un equilibrio apprezzabile tra vita solitaria e riservata, e vita sociale, tra interno ed esterno negli aspetti espressivi, insomma sanno parlare, ma sanno anche tacere. In tutto questo, l’uomo o la donna di cultura danno soluzioni al proprio ambiente, al proprio lavoro e alle proprie relazioni secondo sensi e significati assolutamente personali e molto precisi e mai attinenti a questioni di quantità. La quantità di informazioni che si posseggono dipende, poi, dalla vita che si è scelta.

Circostanza rilevante, quest'ultima, ma non decisiva per essere qualificato quale soggetto di alta cultura. Nell’immaginario collettivo il possedere molte informazioni viene interpretato come segno sicuro di buona cultura, quando invece è solo una questione di potere, che c’entra ben poco con la buona cultura e ancor meno con lo stile ed il buongusto.

Premessa, questa, necessaria per intercettare gli elementi cardine del rapporto col proprio partner in un quadro di buona educazione, intelligenza e soprattutto di uno stile distintivo. Tra questi, di sicuro la gelosia è quel sentimento che attenta ad ogni relazione e ne compromette la bellezza. Ogni azione vistosamente dettata dalla gelosia è una dichiarazione di inferiorità e di incapacità, la quale si presenta con enfasi maggiore, quanto maggiore è il desiderio di esclusività richiesta al proprio partner. Va da sé che una persona di buona cultura e dunque di stile ha una vita alquanto articolata, dove la relazione con la persona amata ne costituisce una parte. Sicché, il corto circuito si ha quando uno dei due ha la necessità di un controllo sempre maggiore della vita dell’altro, sopraattutto se all’interno di contesti molto strutturati.

In ogni caso, una manifestazione di gelosia è una dichiarazione di sconfitta ed incapacità del tutto inopportuna: è come sedersi al tavolo da poker e rifiutare di aver perso una mano o una partita: siamo sul ridicolo!

            Un’altra questione attinente al buon gusto col proprio partner è connessa alla richiesta esplicita dell’essere sinceri o di riferire la verità su una circostanza. L’uomo di stile e buona cultura ovviamente comprende che l’esistenza umana è fatta di contraddizioni e ambivalenze, talché richiedere la “verità” è richiesta di sicuro banale, a volte squallida, dove si evidenzia, nel caso, tutta la propria incapacità di comprendere le principali dinamiche dell’esistenza. E se proprio si hanno bisogno di alcune “verità” sul proprio partner è bene ricercarle senza il suo aiuto e senza andare a spiare nei suoi cassetti, nel suo telefono mobile o questioni assolutamente riservate, senza pedinamenti e quant’altro. Ognuno ha diritto alla propria riservatezza che mai deve essere infranta se si volesse rimanere sul piano dell’eleganza.

            In tale direzione, un’altra “regoletta” molto importante per fare assumere bellezza e raffinatezza al rapporto col partner risiede nella circostanza per la quale non gli si deve chiedere mai più di quello che lui voglia dirvi e condividere. Attenzione, dunque, alle questioni che ponente e alla formulazione delle vostre domande, facilmente si scivola nel pessimo gusto. E stessa regola vale anche nei frangenti più intimi e riservati, dove tutti gli sforzi devono essere tesi ad abbandonare le istanze più spiccatamente individualistiche, per dare spazio al dialogo, alla “conversazione”: qui intelligenza e creatività rappresentano la discriminante.

            Insomma, bisogna aver sempre presente che il proprio partner è un’entità distinta e autonoma, e in quanto tale deve essere trattata, escludendo qualsiasi desiderio di conquista, in senso di sopraffazione e privazione della libertà, soprattutto interiore. Oggi, infatti, le violenze psicologiche, con l’innalzamento del livello culturale, sono una grande tentazione a cui bisogna in maniera netta rinunziarvi, siate voi maschi o femmine, non avendo queste connotazione di genere.

            E per concludere, qualche altra indicazione facendo ricorso al bon ton classico, soprattutto per gli uomini. È buona norma, quando il proprio partner entra nella vostra auto, avere l’accortezza di aprirgli lo sportello, e quando si va in un locale pubblico, all’entrata l’uomo deve precedere la donna, mentre all’uscita si procede al contrario. In casa, poi, va stabilito il leader convenzionale, che in genere è il maschio, sicché quando si ricevono gli amici, deve essere sempre la moglie o la donna a procedere nelle questioni attinenti all’accoglienza, mentre spetta al marito sempre gestire le conversazioni senza mai far intravedere chiaramente il proprio ruolo o far pesare la propria posizione di forza: la persona forte, d’altro canto, non ha mai bisogno di dimostrare alcunché.

            E come al solito, si ricorda che sull’argomento trattato non si ha la pretesa di essere esaustivi, ma dare alcuni spunti di riflessione, utili per approfondimenti e riflessioni di sorta, al fine di arricchirsi nella maniera desiderata.

 

Mauro Ragosta

 

Nota: chi fosse interessato alla produzione di saggi di Mauro Ragosta, può cliccare qui di seguito per le principali delucidazioni:
https://youtu.be/lhdKGKUfH6Q 

 

 

1 commento:

  1. L'articolo, come é già cosa consolidata, é ben congegnato.
    Della prima parte condivido completamente la riflessione.
    Per il resto sarebbe interessante avviare una conversazione...

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