Ieri sera, 19 giugno 2024, Surbo “si è incontrata in piazza” per festeggiare con Pippi Fasano, storico presidente del Surbo Calcio per 40 anni -a partire dal 1955- la permanenza in serie A il prossimo anno, della squadra del Lecce. Il tutto in combinata con l’Unione Sportiva del Lecce Calcio, presente col suo massimo esponente, ovvero il Presidente Saverio Sticchi Damiani, accompagnato da alcuni membri di spicco dello staff dirigente della squadra.
Già intorno alle 20:30 Piazza Unità Europea a Surbo era gremita di tifosi di tutte le età, dove non poche erano le componenti provenienti da altri centri della provincia. Ma non solo. Di particolare rilievo è stata la partecipazione di bambini e adolescenti festanti, che sventolavano grandissime bandiere giallo-rosse. In tutto questo non è mancata una rappresentanza femminile, con un’adesione corposa, attenta, interessata.
Sul grande palco allestito per l’occasione, numerosi gli ospiti, tutti di rilievo per il Mondo del Calcio leccese e surbino, oltre ovviamente a Pippi Fasano e Saverio Sticchi Damiani. Insomma, una serata che non si dimenticherà facilmente soprattutto a Surbo, uno dei centri della provincia che maggiormente segue la squadra del Lecce, ma anche dove il calcio è centrale nei suoi processi aggregativi e sociali. E proprio per questo, la serata è stata voluta e organizzata dall’Amministrazione Comunale surbina, alla quale si è associato il sostegno della locale Parrocchia di Santa Maria del Popolo e del suo parroco Don Mattia Murra.
A gestire gli interventi sul palco il giornalista Mediaset Raffaele Pappadà e il noto attore, autore e regista leccese Gianpaolo Catalano. Alternandosi sapientemente e riuscendo a dosare i tempi e i ritmi della serata, i due hanno consentito a tutti gli ospiti interventi di qualità. Ha dato l’abbrivo alla serata Saverio Sticchi Damiani che, dopo aver marcato con forza il soddisfacente risultato dato quest’anno dal Lecce, ha tenuto a sottolineare che si tratta di una squadra diversa, perché diverge dallo scenario nazionale.
Per Sticchi Damiani il Lecce è qualcosa a parte, giustificando tale connotazione, poiché la serie A è una categoria che interessa quasi esclusivamente il Nord, ma soprattutto perché gran parte delle squadre che compongo questo girone, presentano una dirigenza e una proprietà composte fortemente, se non proprio totalmente, di risorse umane e finanziarie estere. Tutto al contrario il Nostro Lecce, che trova la linfa della sua esistenza, ovviamente sul piano finanziario e del management, nel Salento, nella sua Terra.
Seguono l’intervento del Presidente del Lecce, i saluti istituzionali e di benvenuto del Sindaco di Surbo, Ronny Trio, ai quali si associano quelli del parroco di Santa Maria del Popolo, don Mattia Murra. E a questo punto è la volta di Giovanni Fasano, il figlio di Pippi Fasano e attore strategico nello staff del Lecce nonché produttore, con marchio M908, dell’abbigliamento sportivo della squadra del Lecce. Una persona composta e di misura, che ha ricordato al copioso e festante pubblico presente nella piazza, il valore dell’impegno e della passione, soprattutto quando si supporta una squadra di Serie A, perché si è immersi in un ambiente che richiede sempre il massimo.
Accompagnato da un applauso corale e fragoroso, è poi salito sul palco Pippi Fasano, il “Grande Presidente”, il Presidente che è nel cuore di tutti i surbini. Proprio lui ha aperto il gioco degli interventi e degli intervenuti per questa grande festa Giallo-Rossa.
Quasi tutti gli ospiti hanno messo in luce la necessità di una forza superiore per affrontare un campionato, soprattutto se di serie A. E ciò soprattutto nei momenti difficili, che non mancano mai e che mettono alla prova tutti. Va detto che per i dirigenti presenti sul palco sia del Lecce sia del Surbo il conforto e il sostegno del pubblico sono fondamentali, specialmente nei momenti di grande prova, e se non sono decisivi, aiutano tuttavia a trovare quello slancio necessario, sia a livello individuale sia a livello di squadra, per superare le numerose impasse che pone sul suo percorso il campionato.
In ciò sono andati l'incoraggiamento e il sostegno di Pippi Fasano, che, dall’alto dei suoi 40 anni di presidenza del Surbo Calcio, ha fatto riecheggiare in tutta la piazza gli ingredienti necessari per il successo duraturo di una squadra di calcio, ovvero che per l'affermazione di un qualsiasi gruppo sportivo non è necessaria solo l’ambizione, ma soprattutto ci devono essere il cuore, la passione, la costanza, …il sacrificio!
Forse, il momento più importante dell’incontro di ieri sera in favore della squadra del Lecce, si è avuto quando il Nostro Pippi ha sottolineato con forza che ciò che conta alla fine è il risultato. In tale direzione, una buona preparazione, il bel gioco sono importanti ma non sufficienti se non assistiti da una vittoria, che è sempre legata al saper cogliere l’attimo!!! Sottolinea Pippi, che basta poco per incassare un goal, e per questo bisogna stare sempre all’erta, vigili, attenti, attentissimi, saper “navigare in quel mare cangiante” dell’opinione pubblica. Ci vuole forza, per Pippi, ma soprattutto saper cogliere “l’attimo fuggente”.
Ed è così che vogliamo chiudere questo nostro resoconto sulla bella e partecipata serata di ieri, organizzata dal Comune di Surbo e dalla Parrocchia di Santa Maria del Popolo, ribattezzando il Nostro Pippi come l’Uomo dell’Attimo Fuggente…..
Mauro Ragosta
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