E
siamo al terzo Punto Nave di Maison
Ragosta, dopo quelli di giugno e di luglio 2020. D’emblée va messo in luce che agosto ha mostrato i suoi veri
caratteri nella seconda quindicina, quando l’estate è giunta nella sua piena
maturità. A partire da oggi, si attendono i primi temporali estivi, che
segneranno la fase declinante della bella stagione e assieme, il cambio delle problematiche rilevanti.
Al di là di ciò, in qualche maniera
la politica è stata una delle protagoniste di quest’estate 2020, anche se non
in maniera assoluta. In verità, si sta assistendo ad una profonda crisi di
questo Mondo, segnato da una decisa disaffezione dell’elettorato, che vive un
drammatico disincanto, cosa che lascia intravedere che la partecipazione alla
prossima tornata elettorale, del 21 e del 22 settembre, faccia registrare un
tasso di partecipazione che continuerà a diminuire, scendendo in Puglia, al di
sotto del 50%. E mentre da un lato, diminuisce l’interesse per l’esercizio del
voto, forse reputato inutile, dall’altro si assiste ad un aumento dei
candidati, con la cifra record, in Puglia, di 1300, alle Regionali, di cui 700
per il centrosinistra e 600 circa per il centrodestra. Troppi anche i candidati
alla presidenza della Regione Puglia.
La crisi politica, soprattutto
pugliese, si marca profondamente per l’esercizio di un trasformismo esasperato,
o meglio per il travaso di politici di destra verso partiti di sinistra. Una
questione che ha preso avvio a Lecce, favorendo l’ascesa di Salvemini, e che
ora dovrebbe favorire e sostenere Emiliano, nella speranza che questo possa
rimanere saldo al Potere della Regione Puglia. Certamente, una sconfitta di
Emiliano, nonostante il sostegno di numerosi alfieri della Destra, porrebbe
serie questioni di governabilità del nostro territorio. Non che Fitto non farà
la sua parte, ma la sua vittoria sarà devastante, poiché conseguita nonostante
tutte le defezioni e tutti gli “sgambetti” dei “suoi”, che si nascondono dietro
una finta crisi di identità della Destra, mentre in effetti si vuol “pompare”
una sinistra, che in Puglia stenta a marciare.
Crisi politica ancor più vistosa se
si considerano le Comunali, dove qui è il vero trionfo delle liste civiche, un
“fritto misto” che mette in evidenza in maniera chiarissima l’assenza di un
pensiero strategico di fondo, di lungo periodo e di sistema, di un pensiero
politico vero, insomma.
Questo fine agosto è caratterizzato
anche dalla bizzarria del Covid-affaire.
La confusione, in questi ultimi dieci giorni, è pressoché totale! Da un lato,
le mille voci e versioni dei Complottisti e dall’altro i Governativi con tutti
i Media che si producono in un’informazione schizofrenica. Ed anche qui sta
crescendo la disaffezione e la stanchezza del Gratta e Vinci del Covid. Molti trattano i dati sul Covid come si costuma in Borsa. Insomma,
si spera che la questione venga trattata in maniera un po’ più seria dai grandi
pensatori: o forse è questa la loro pensata!?
In tale scenario, non del tutto
rassicurante, il turismo, almeno in provincia di Lecce, procede a pieno ritmo e
si paventa anche un allungamento della stagione e dei buoni mesi spalla. E così
anche quest’anno il turismo darà la giusta velocità all’intera economia
leccese, iniettando nel sistema denaro “straniero” e “fresco”.
Per concludere, vanno messe in luce
due note particolari. La prima è quella pertinente al turismo gallipolino,
fatto per lo più di “selvaggeria giovanile” proveniente in prevalenza dalle
regioni del Nord, e da una buona componente di persone di mezza età, che
sovente in maniera vistosa cadono in vere e proprie crisi isteriche o ossessive
“vacanziere”. Il turismo gallipolino non reggerà a lungo questo manage, e di sicuro va verso la chiusura
di un ciclo, come lo fu per la costa idruntina vent’anni fa. Una chiusura che
sarà il preludio alla riqualificazione dell’offerta, in una prospettiva più
matura e non solo centrata sull’oscillazione della domanda in base ai costi e
ai prezzi. Bisogna che gli operatori gallipolini ragionino in termini di
sviluppo del valore aggiunto e di alta redditività. Certamente, tra di loro,
molti sono gli avventurieri, che verranno scremati con una crisi di durata.
Qualche parola va spesa anche per il
Mondo del Libro e dell’Eventistica, che, pare a partire da ferragosto soprattutto,
abbia preso un’accelerazione importante, dopo le incertezze dei mesi di giungo
e di luglio. Nel Mondo del Libro, nel leccese, è stato vistoso l’incremento
degli scrittori alla prima esperienza, alla prima pubblicazione, mentre per quelli
storici, soprattutto nella componente femminile, si è registrato un netto
rallentamento nelle loro esposizioni ed attività pubbliche. In tutto questo, bene anche
il Mondo del Teatro, soprattutto di quello non finanziato dal Sovvenzionamento
Pubblico, che sta mostrando una vivacità di sicuro interesse.
Un discorso a parte meritano,
invece, le giovani case editrici leccesi, che non hanno saputo interpretare il
mutamento dei tempi, di questi tempi, e delle dinamiche sociali attinenti al
Mondo del Libro nella nuova prospettiva, e che per questo, negli ultimi mesi, sono entrate
in una crisi, che si spera non si trasformi in una crisi di struttura.
E, da parte di Maison Ragosta, un arrivederci a settembre, quando saremo nel vivo
di tutte le attività produttive e non.
Mauro
Ragosta
Nota: chi fosse interessato alla mia produzione di saggi, può cliccare qui:
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chi fosse interessato, invece, alla mia produzione di letteratura economica può cliccare sul seguente link
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