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sabato 11 gennaio 2020

Salento Economia (parte prima) – Abbigliamento e Calzature: una rinascita lenta o impedita? …..guardando a Laura Petracca – di Mauro Ragosta

            Come è ampiamente noto, dopo l’entrata in vigore dell’Euro, per effetto delle politiche monetarie della BCE, i settori dell’abbigliamento e delle calzature nella provincia di Lecce ebbero un repentino declino, dopo che per più di quaranta anni avevano sorretto una buona parte dell’economia locale. Un crollo, quello di questi due settori, peraltro, che non fu inatteso, anzi, in ambienti qualificati, già dal 1994-95 si conoscevano quali sarebbero state le sorti e gli sviluppi degli anni a venire di questa componente dell’economia leccese, che addensava più di 20.000 addetti, secondo le statistiche ufficiali.
            E così a partire dal 2003-2004 centinaia di imprese impegnate in questi settori ridussero il personale in maniera drastica, avviando un processo di meccanizzazione più spinto, mentre molte chiusero i battenti, soprattutto le unità più importanti. Si pensi alla Filanto di Casarano, all’Adelchi di Tricase. Si ebbe dunque un drastico ridimensionamento in tutte le direzioni delle attività aziendali, che produsse uno shock nel sistema imprenditoriale e di accumulazione, aggiungendo ulteriori tratti di forte discontinuità allo sviluppo economico locale, che dal 1870 caratterizzano l’economia leccese.
            Oggi del comparto produttivo rimane ben poca cosa, sia in termini sociali sia economico e produttivi, fatta eccezione per alcune attività quali quelle della Romano di Matino, che produce il brand Meltin’pot, creato e realizzato qui nel Salento e noto in tutto il Mondo, e Barbetta di Nardò, che tuttavia in estrema sintesi è una propagine dell’industria e dei grandi brand milanesi qui da noi, non avendo nella governance alcun reale aggancio e tradizione locale.
            Ma come è stato per la produzione del vino, che dopo la crisi degli anni ’80, negli anni ’90 è stata progressivamente riqualificata, passando da una produzione di vini da taglio ad una produzione di vini da tavola -di ottima qualità e riconosciuti in Italia e all’estero- associandosi a ciò anche una significativa evoluzione imprenditoriale e manageriale, anche nei settori delle calzature e dell’abbigliamento si sta registrando una reimpostazione di tutte le attività, partendo dalla progettazione e lentamente anche dalla realizzazione di prodotti, i quali hanno qui da noi l’intero ciclo imprenditoriale, evolvendolo così dal contoterzismo.
E così da un decennio, a partire cioè dal 2010, assorbito il colpo della crisi del primo decennio del 2000, sono comparsi nel nostro territorio non pochi stilisti autoctoni, che si sono impegnati in tutto ciò che riguarda l’abbigliamento e gli accessori, sino a giungere alla progettazione e alla realizzazione di profumi, gioielleria e bigiotteria. Il tutto in una formula Made in Salento.
Va da sé che, la chiave di volta per il rilancio dei comparti citati sta nei processi formativi dei giovani, dove la scuola superiore gioca e giocherà un ruolo determinante. Ma al riguardo ancora poche in quest’ambito si presentano le forze propulsive. Tra queste, rare, un posto principe riveste la professoressa Laura Petracca, stilista e pittrice e decoratrice, che insegna presso l’I.I.S.S “Don Tonino Bello” di Tricase.   
          Un personaggio strategico, oltre che importante, non solo per la sua forza ed impatto nei processi formativi, la grande energia, ma anche per la sua creatività tellurica. Negli ultimi tempi, con i suoi studenti, sono stati realizzati, in prototipo, abiti da sera di alta qualità, tutti dipinti sapientemente a mano, secondo la sua sapiente direzione. Ma da decenni, oramai, la sua dedizione alla formazione è nota in ambito stilistico.


            Insomma, con la Petracca stiamo parlando delle eccellenze del nostro territorio, che di fatto danno una spinta reale all’intero sistema moda locale, sebbene questo sia ancora alle prime battute della sua nuova vita, dopo il contoterzismo.  E’ chiaro che, al di là del curriculum della nostra Petracca, peraltro di primo livello e con riconoscimenti decisamente significativi, stiamo parlando di risorse altamente qualificate ed indispensabili per lo sviluppo del nostro territorio in termini culturali e produttivi, perché per questo non sono importanti i titoli, ma l’azione, il contributo, il prodotto frutto della nostra terra e per la nostra terra in un’ottica di autodeterminazione.

            Ecco, la Petracca e le donne e gli uomini come lei, sebbene ancora rare, sono le leve decisive per il riscatto e la riscoperta del nostro territorio in termini di saperi, in termini di patrimonio tangibile ed intangibile, che, soprattutto a partire dal Secondo Dopo Guerra, è stato depauperato e bisogna ricostruire, riedificare. E tutto ciò, ispirandosi anche alle donne come Laura Petracca, ovviamente, e non solo guardando ai processi meramente produttivi e di progettazione, che, seppur indispensabili, vanno inseriti in un “ragionamento a tutto tondo”, includendo in maniera importante anche i processi formativi, soprattutto delle giovani generazioni, per vivere ed avere un futuro.

Mauro Ragosta

3 commenti:

  1. Grande artista, docente preparata e sensibile, ma soprattutto splendida persona, Laura Petracca rappresenta un reale motivo di speranza per un Salento spesso distratto rispetto alle sue vocazioni autentiche.

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  2. La cara amica Laura Petracca abbina, alle doti di docente, un versatile ed inesauribile talento artistico che, al di là dei premi e dei riconoscimenti che lo hanno rimarcato, rappresenta per il nostro territorio una risorsa culturale ed umana significativa e preziosa. La solarità e il cromatismo dei suoi lavori sono sempre un inno alla gioia, il riverbero di un'anima bella e di una persona colta e raffinata come solo Laura sa essere in ogni momentodella sua vita quotidiana. per questo suo dono che non finiremo mai di ringraziarla

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  3. Laura, amica carissima, collega di alto spessore professionale, artista affermata, insignita di molteplici riconoscimenti. Laura, un giacimento umano di doti, sempre attenta, discreta, rispettosa. Ma quel che colpisce immediatamente è il suo costante sorriso, sempre acceso, carismatico, accogliente, dall'effetto rassicurante. Non occorre un fiume di parole: Laura, la squisitezza fatta persona

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