Ph. Mauro Ragosta
Il Salento offre una variegata gamma
di effigi, epigrafi, maschere apotropaiche, dipinti con doppia e tripla lettura
esoterica ed alchemica. Iniziamo da questo per svelare un po’ alla volta i
tanti misteri nascosti nelle facciate delle chiese e dei palazzi di Terra
d'Otranto. In questo articolo, si comincerà ad invitare il lettore di Maison
Ragosta, a guardarsi attorno quando passeggia, a non essere distratto da altri
contesti che non siano la bellezza dei borghi del Salento, con tutti i suoi particolari,
arricchimenti e dettagli simbolici.
Spigolando
qui e lì, iniziamo a porre attenzione ad alcune figure antropomorfe e zoomorfe
che riempiono, mensole e peducci, balconi e mignani degli edifici selentini. E
vale la pena cominciare dall’immagine del cavallo, che appartiene alle sfere
celesti, ed è legato ad una ricerca introspettiva spirituale. Il cavallo può
essere anche psicopompo (accompagnatore di anime) che guida l'uomo oltre la
barriera della morte, come succede nella provincia cinese dello Shandong dove
la tomba di Tian Qi contiene 32 cavalli e 40 carri seppelliti in quella che è
conosciuta come la “terra dei cavalli sepolti".
Ed ancora, nella scrittura sacra
egizia, la parola cuore era raffigurata da un unico simbolo: il vaso. Entrambi, cuore e vaso appunto, li ritroviamo
graffiti all'esterno di due chiese di Galugnano. Il cuore a livello simbolico è
il vaso entro cui la vita fluisce, scorre, compie il suo divenire in un
continuo fluire, quando la parte alta del cuore si rilassa, quella più bassa si
contrae e viceversa. La concezione materialistica contemporanea ha purtroppo
ridotto il cuore a una pompa, oggetto meccanico la cui pulsazione permette la
vita fisica, ma le cose non stanno esattamente così, come ebbe modo di dire
Rudolf Steiner, dal punto di vista spirituale, non è il cuore che battendo
pompa il sangue alla periferia del nostro corpo, bensì il contrario: esso batte
perché mosso dal fluire del sangue, portatore dell’Io dell’uomo, del ritmo e
della vita fisica stessa.
Il fluire del sangue da un atrio a
un ventricolo è rappresentato simbolicamente dal XIV Arcano Maggiore dei
Tarocchi, la Temperanza. In esso si vede una donna intenta a versare l’acqua da
una brocca ad un altra, con un movimento ritmico alternato incessante.
Quest’azione rimanda immediatamente al solve et coagula alchemico, e anche
all’entrata dello spirito nella materia, simbolo anche del segno zodiacale
dell'Acquario. Il cuore è l’athanor in cui si compie la grande opera di
trasformazione, il forno al cui interno avviene la combustione ad opera del
Fuoco Segreto, che porta al conseguimento della Pietra Filosofale. Proprio la
Temperanza ci indica che il traguardo può essere raggiunto solo mediante la
virtù della moderazione, bruciando e raffinando le passioni smodate e le brame
sul fuoco dello Spirito, andando sempre più in profondità, fino al centro
assoluto del nostro essere.
I tanti mostri guardiani della
soglia sono lì a ricordarci che il tutto nasce dal sogno, da un pensiero, un’emozione,
in poche parole la maschera apotropaica difende non solo la soglia, ma la
proiezione ermetica dell'immaginario collettivo esaltato dalla paura. Il tempo
modifica tutto il processo empatico che in passato aveva permesso all'uomo di
coniugare le sensazioni emotive che sentiva facendole vibrare al ritmo
simbolico della pietra. Oggi invece i simboli non evocano emozioni, uomo e
simbolo vibrano con frequenze diverse, i simboli sono morti perchè non hanno
più eco nella coscienza personale o collettiva ma appartengono alla storia,
filosofia e letteratura. Ritrovare la Memoria di tutto questo equivale a far
parlare il Silenzio.
Il demone rappresenta la dualità
psicologica, la distinzione tra quello che siamo in apparenza e quello che
siamo realmente. Tutto il patrimonio dei nostri ricordi collettivi liberano le
ombre e placano le dissonanze, il poeta Baudelaire diceva " Ho più memoria che se avessi mille anni
" il ricordo della nostra specie si forma appunto nell'attività
dissociativa e associativa con cui la nostra anima trasforma in emozioni e le
sensazioni nelle immagini che osserviamo.
Ma non andiamo oltre in questo articolo,
continuate a seguirmi su "Maison Ragosta" vi svelerò i tanti segreti
alchemici, esoterici, iniziatici, i simboli, le epigrafi e tutto l'immenso
patrimonio sacro che il Salento custodisce gelosamente nell'antro nascosto del
suo terribile immaginario.
Raimondo Rodia
Ma che bello👏
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