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mercoledì 19 gennaio 2022

Recensione n°20: Carlo Stefanelli e le sue coincidenze sincroniche – di Mauro Ragosta

 

            Non è possibile, per Maison Ragosta, non argomentare sul primo lavoro della casa editrice Oltre con sede a Maglie in provincia di Lecce, facente capo all’omonima associazione, il cui presidente Cosimo Damiano Cartelli, gestisce i suoi diversi rami d’attività, tutti incastonati in pochi principi, che in sintesi possono raccogliersi nel servizio e nel supporto al cittadino comune.

            In tale direzione le Edizioni Oltre si propongono di costituire uno sbocco per scrittori e poeti che hanno intenzione di divulgare la loro cultura, per lo sviluppo della cultura stessa in tutti gli strati sociali. In verità, il settore dell’Arte, dello Spettacolo e della Cultura in provincia di Lecce presenta numeri importanti, sia in termini assoluti sia in termini relativi. E non solo, sia per quanto riguarda gli operatori di base, ma anche per ciò che concerne i fruitori. Qui, il valore aggiunto delle Edizioni Oltre sta nel valorizzare gli aspetti più veri dell’arte scrittoria e non solo locale, quella meno filtrata dai processi economici e commerciali, e –perché no?- dello star system locale e nazionale. È con tale spirito che viene “varata” la prima pubblicazione: Taranis di Carlo Stefanelli.

            Si tratta di un “giallo” che si inserisce in un panorama letterario di genere di certo non molto sviluppato nel leccese, ma anche nel brindisino, avendo invece questo una tradizione più spiccata nel tarantino e nel barese. La giallistica in verità in provincia di Lecce compare dopo il 2000 ed in forma episodica, per diventare un fenomeno letterario solo nell’ultimo lustro, in cui si registra un corpo di pubblicazioni e un gruppo di scrittori significativi, ma sicuramente non paragonabili ai circuiti della poesia e della narrativa in genere. Tutti scrittori, i giallisti, che comunque non sono alla prima pubblicazione come anche il nostro Carlo Stefanelli.

                                              Cosimo Damiano Crtelli e Carlo Stefanelli
 

            Originario salentino, nello specifico di Tricase, il nostro autore è alla sua seconda esperienza editoriale: nel 2019 pubblica con Albatros “Ricomincio dal cuore”, lavoro spiccatamente autobiografico che ripercorre gli anni dell’adolescenza di Carlo. Dopo due anni, poche settimane fa, ha presentato, a Muro Leccese “fresca di stampa” la sua ultima creazione: Taranis, un romanzo giallo/noir in stile Ellery Queen. Un lavoro a lungo pensato e desiderato, rientrando peraltro nei sogni giovanili.

        Qui, il protagonista è Johnny Sparco, un investigatore privato della Little Italy Newyorkese. Lo scenario nel quale Johnny si muove è quello degli anni ’40 del secolo scorso, e prevalentemente a New York, ma non solo, ovviamente. Lui, Johnny è il tipico uomo newyorchese: divorziato, amante della torta di mele e del whisky, solitario e grande fumatore, squattrinato come tanti altri italoamericani dell’epoca.

Nei labirinti socio-politici, non sempre allineati ai principi di libertà americana, soprattutto a New York, dove la mafia fa sentire forte la sua “voce”, Johnny Sparco riesce a risolvere un “mistero” salvando da morte certa un presunto omicida.

Un romanzo con uno stile letterario secco, un’orpelleria aggettivale e avverbiale minima, che alleggerisce la lettura, e con una penna tenuta ferma sulla trama, nei suoi molti elementi, tutti essenziali, avvincono il lettore, che riesce perfettamente a calarsi nelle atmosfere americane, essenziali ed efficaci.

Ma lo specifico del romanzo sta nelle coincidenze! Coincidenze spaziali, ma anche temporali, tra passato e presente, quello nostro, quello in cui viviamo, facendo così accesso il lavoro di Stefanelli nel mondo dell’anistoria, dove non esistono effettivamente un tempo e un luogo specifici, ma solo fatti sospesi nella Realtà. Proprio questa specifica connotazione, rende il “giallo” di Stefanelli qualcosa di prezioso sia in sé sia perché conduce in dimensioni esistenziali spesso inedite.

Un romanzo, dunque, che si distingue nella produzione non solo locale e regionale, ma anche in ambiti più ampi, toccando in effetti rami del sapere non sempre specificatamente letterari, e che invece riguardano materie poco trattate nella narrativa corrente. Una novità, quindi? Domanda, la cui risposta viene lasciata al lettore, in quest’esperienza, che potrebbe essere unica…

 

Mauro Ragosta

 

Nota: per chi fosse interessato alla mia produzione di saggi, può cliccare qui: https://youtu.be/lhdKGKUfH6Q


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