Per
antonomasia il Diavolo è colui che divide, frammenta, disperde, rende liquido.
Sabato e domenica scorsi, ovvero il 17 ed il 18 agosto, il Diavolo alla sua Sagra,
tenutasi a Galatone in contrada Bascetta, invece, è venuto meno, almeno per lunghi tratti, alle
peculiarità della sua Natura. La Sagra del Diavolo, infatti, è stato un grande
evento organizzato dal collettivo Sbam con la direzione artistica del musicista
Luigi Bruno ed è alla sua ottava edizione. Ha visto la partecipazione di
numerosi ed eterogenei operatori artistici assieme ad un corposo gruppo di
artigiani, singolari nelle loro produzioni, che hanno dato vita a momenti
culturali decisamente armoniosi e, comunque,
singolari. Particolarmente interessante, dall’altra, è stata la
partecipazione di un pubblico sempre composto e garbato, che ha fruito di oltre
5.000 mq di postazioni destinate ad eventi di varia caratura e natura.
Uno dei momenti sicuramente significativi, all’insegna
dell’unità e della convivialità culturale, si è avuto durante la rassegna
letteraria organizzata, nei due giorni, da Giorgia Meo, titolare della casa
editrice leccese I libri di Icaro. La Meo, infatti, è riuscita a catalizzare la
partecipazione di un folto gruppo di scrittori (18), peraltro collegati a varie
case editrici. Tra queste vanno annoverate I Quaderni del Bardo, Salento
d’Esportazione, Milella, Il Raggio Verde. Ovviamente, non sono mancati autori
che hanno pubblicato con I Libri di Icaro.
Con riferimento ai due gruppi di scrittori, che hanno
presentato i loro lavori più recenti, v’è da marcare che la composizione è
stata ben orchestrata dalla Meo, che è riuscita a creare nelle due serate un
mix tra autori oramai collaudati e giovani esordienti, tutti, in ogni caso,
proponenti idee e racconti significativi ed indicativi dell’attuale corso
culturale del nostro territorio. Tra gli autori più esperti vanno citati
Stefano Delacroix, Giuseppe Resta, Maria Carrassi, Antonella Tamiano e
l’elegantissima Bruna Malizi Caroli. Tra gli esordienti, tutti bravi, vanno menzionati
sicuramente Annatonia Margiotta, Vanessa Paladini e Antonio Galati. Un cenno a
parte merita Fabio Siciliani, protagonista di una performance poetico-attoriale
di particolare pregio.
Anello di collegamento delle due serate è stata
Fiorella Mastria, oramai decisamente matura nella sua attività di presentatrice
e conduttrice di serate, sebbene abbia esordito poco più di tre anni fa. La
Mastria, infatti, ha saputo dosare sapientemente tempi e ritmi dei vari
interventi nei quali si sono susseguiti gli autori, riuscendo sempre a tenere
alto il livello di attenzione della platea e non mancando di modulare le varie
conversazioni in relazione alle atmosfere che si contrassegnavano e si
addicevano alle serate. E’ lei che ha rappresentato magistralmente la parte più
avanzata di questa iniziativa di I Libri di Icaro, sebbene attorno a lei s’è
mossa un’organizzazioni di non poco conto.
Mauro
Ragosta
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