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sabato 21 dicembre 2019

Arte, Spettacolo e Cultura nel leccese: un bilancio per il 2019 – di Mauro Ragosta


            Il 2019, sotto molti aspetti, per il settore dell’arte dello spettacolo e della cultura nel leccese, può essere considerato l’anno del compimento di due lunghi processi avviatisi, il primo, intorno alla metà degli anni ’90, il secondo, nel 2010. E ciò specificatamente in due comparti precisi, ovvero quello del libro e quello del teatro.
         Con riferimento al mondo del libro in provincia di Lecce, negli ultimi venticinque anni si è assistito ad un progressivo passaggio del costo della pubblicistica dal settore pubblico al settore privato, dove questo grava, nella maggior parte dei casi, sugli autori e sui lettori. Rarissimi sono i casi, oggi, in cui, com’è noto a tutti, la pubblicazione di un libro sia a carico degli Enti locali, quando, invece, negli anni ’90, questi si presentavano i principali sostenitori del mondo dell’editoria nel leccese. Per altro verso, il processo di diffusione delle opere letterarie, che nel 2010 ha cominciato a prendere carattere sistemico con le cavalcate letterarie, in cui una parte importante hanno avuto Maria Pia Romano e la bellissima Coppola, pare sia giunto a piena maturazione. Oggi, il sistema del libro nel leccese conta di autori seriali, numerosi contenitori e rassegne per la loro commercializzazione, un certo numero di presentatori piuttosto esperti, dove il tutto si sostanzia in un sistema di vasi comunicanti, dove un autore una volta contattato una casa editrice, anche di modesta esperienza e tradizione, entra in un circuito divulgativo e commerciale capace di diffondere la sua opera. E qui va aggiunto che, tale sistema pare essere anche controllato da una certa oligarchia di attori culturali capace di selezionare e lanciare lo scrittore.
           In tutto questo, una parte rilevante svolgono anche le amministrazioni comunali, le quali hanno rivalutato l’assessorato alla cultura, e che, se un tempo si faceva promotore di acquisto di libri, dopo un periodo di disorientamento, ha operato con forza solo sul fronte della promozione e dell’organizzazione di eventi capaci di veicolare le opere letterarie. Soprattutto le amministrazioni di centro-sinistra di tale sistema ne stanno facendo una leva politica di non poco conto. In tale direzione, va aggiunto che, un’opera importate stanno portando avanti sul piano del sistema delle biblioteche, riqualificandone il tradizionale utilizzo e la storica funzione. In ciò, in netto ritardo si presentano le amministrazioni di centro-destra, la cui intellighenzia si presenta meno dotata di strumenti culturali.
          Circa il piano dei contenuti, si è perfettamente in linea col regime relativistico, dove tra gli obiettivi degli autori quello prioritario pare essere quello emozionale, sentimentale, e nella saggistica, quello del “colpo di scena”, senza ovviamente, che tra loro si possa intercettare un orientamento comune né tantomeno una scuola. All’interno di questo quadro, grande peso assume, in una prospettiva campanilistica, lo sfondo delle loro trattazioni, che sempre più frequentemente è quello locale, del Salento.
        Sul versante del teatro, invece, pare netta la distinzione tra quegli operatori assistiti dai fondi pubblici, da quelli che invece si basano sul pareggio di bilancio dei loro conti. E se i primi paiono più di regime, immettendo nel sistema dello spettacolo precisi contenuti con forti connotazioni volte allo smantellamento delle principali strutture sociali, nei secondi prevale un atteggiamento più moderato e capace di contemperare il nuovo con il vecchio. In ogni caso, la qualità dell’operatore si presenta di buon livello e capace di incidere positivamente sulle platee.
            Da quanto sin qui esposto, è facile intuire che tale sistema, nel 2020, punterà, come orientamento naturale, al consolidamento delle posizioni e dei risultati raggiunti. Un anno in cui sicuramente si potrà godere maggiormente e con consapevolezza di ciò, ovvero di quello che il Salento ha saputo produrre, nel bene e nel male……..

Mauro Ragosta

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