Nel
gennaio di quest’anno fu realizzato l’impianto di Maison Ragosta, una rivista
on line improntata per ospitare pezzi giornalistici di fondo e di opinione,
come in effetti è stato. In febbraio furono fatti i primi esperimenti per
tarare la programmazione ed intercettare le sacche di lettori. Il 3 marzo si è
dato ufficialmente corso alla sua esistenza, avviando in maniera
metodica e sistematica, la pubblicazione dei suoi prodotti letterari. E così in
dieci mesi sono stati realizzati 100 articoli, distribuiti in varie rubriche,
che hanno totalizzato complessivamente poco meno di 20.000 visualizzazioni, di
cui più di 3.000 ad opera di lettori statunitensi e circa 1.700 ad opera di
lettori irlandesi. Una buona quota, tra le altre, è venuta anche da lettori
tedeschi e francesi. A parere di chi scrive, tali risultati appaiono degni di
nota, in quanto Maison Ragosta non ha mai pubblicato articoli di cronaca, cioè
quelli più popolari e che fanno “girare” i contatori che registrano le
visualizzazioni. Il perché di tale impostazione va ricercata “nell’anima” di Maison
Ragosta che è stata concepita per supportare una rivista d’élite, possibile nella sua fruizione solo da lettori
particolarmente qualificati, sensibili ed attenti, capaci di approcciare in
maniera positiva agli argomenti proposti e di coglierne le sfumature del linguaggio
adottato e somministrato. In altre parole, Maison Ragosta si è rivolta solo ad
una fetta ristretta della società, forse a quella che determina i processi
sociali, i grandi cambiamenti, i grandi eventi.
Nel 2019, Maison Ragosta ha portato
avanti, con una certa regolarità, più di dieci rubriche, in vari ambiti d’interesse
del lettore evoluto. Di queste, gran parte ha disvelato, con garbo e prudenza, alcuni
dei meccanismi invisibili e poco percepibili della realtà che ci circonda e che
ammantano la nostra società ed il nostro tempo. Altre, ma in minor numero,
invece, hanno rivelato alcune dinamiche molto seguite. Tra queste, una per
tutte, la rubrica Avvio all’Esoterismo, seguita inizialmente da Andrea
Antonello Nacci e poi dall’avvocato Italo Zanchi. In tale prospettiva, va
precisato, che Maison Ragosta non si è mai posta in una prospettiva
propositiva, ma ha, sovente, messo in luce e a nudo, alcuni snodi cruciali
della nostra società, per evidenziarne i limiti e stimolare, dunque, una
riflessione costruttiva.
Proprio per questa sua natura,
tendenzialmente illuminante, Maison Ragosta ha raccolto molti apprezzamenti qualificati
e, allo stesso tempo, non ha avuto vita facile con i poteri forti, a tal punto
che per ben due volte, nel corso del 2019, è stata bloccata per tempi anche
lunghi.
Un anno, il 2019, entusiasmante e
assieme “duro”, quello di chi scrive e di chi si è a lui affiancato nella conduzione
di Maison Ragosta. Motivo per il quale è d’obbligo ringraziare in primo luogo
Massimiliano Lorenzo -redattore della prima ora, che è riuscito a mantenere la
sua posizione fino alla fine di quest’anno- e solo dopo Andrea Antonello Nacci,
Danilo De Luca, Andrea Tundo, Giuliano Greco ed Italo Zanchi. Un ulteriore
ringraziamento va a Flavio Carlino -opinionista di grande qualità che pubblica
su Corriere Salentino- il quale ha tenuto a far apparire uno dei suoi migliori
articoli, anche su Maison Ragosta.
Alcuni si chiederanno quali saranno
i futuri orientamenti di Maison Ragosta, quelli per il 2020. Al riguardo va
specificato che, molta parte nelle scelte per il futuro gioca la volontà, ma
questa non basta, non è sufficiente. Qualsiasi azione è il risultato del
combinarsi di fattori esogeni ed endogeni. Da qui nessuno può garantire con
certezza e con puntualità cosa sarà e come si muoverà il domani. L’unica cosa che
sappiamo di certo è che Maison Ragosta ha traversato per intero il 2019 ed oggi
si siede sulle spiagge del 2020 a contemplarne l’orizzonte. Peraltro, poco contano
gli aspetti economici. Ci sarà, dunque, o non ci sarà il suo nuovo viaggio nell’anno
che sta per entrare? E’ con questa domanda che Maison Ragosta congeda il 2019 e
ringrazia i suoi lettori per aver condiviso i tanti momenti di riflessione e
meditazione proposti.
Mauro
Ragosta
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